
Silli Togni
Ambrosetti
Dopo un lungo periodo di attività
teatrale e televisiva, nonché di riflessione sul proprio lavoro di
artista, Silli si ripropone (grazie alle esperienze vissute nelle arti
decorative durante gli studi al CSIA) con un suo percorso di ricerca del
tutto nuovo.
Espressioni dell’anima e visioni in un movimento in fuga chiuso in una
scatola, un gioco di materiali scomposti e riassemblati tenuti insieme
da fili d’argento, come testimonianza di una vissuta maturità.
E se nelle precedenti esposizioni alla Tonino nel 1975, furono la
pastosità dei colori e la morbidezza delle forme a contraddistinguere i
lavori, e nel 1985, sempre alla Tonino, furono i maliziosi collages,
questa volta sono gli intrecci di linee e materiali assemblati in modo
inusuale e vibrante a catturare lo sguardo.
Dopo più di trent’anni nei quali mi
sono espressa in teatro con le parole e i pensieri degli altri, ho
sentito l’esigenza di esprimere in SILENZIO i miei pensieri, recuperando
un percorso già intrapreso. L’isola come “casa” non al riparo dal vento,
ma al riparo dallo scorrere frenetico della vita. Lì dove il cielo è più
vicino,dove i profumi della macchia ti invadono, dove il vento ti
spettina i pensieri, lì, ho trovato questa energia. Bloccare la luce,
confinare il vento, arginare il mare, un movimento in fuga chiuso in una
scatola, un gioco di materiali scomposti e riassemblati. E se
interpretare altre donne in teatro mi ha scavato nell’anima, continuare
questa ricerca me l’ha riempita. Due mondi diversi che mi stanno
arricchendo, convivendo benissimo con il mio essere
Silli Togni Ambrosetti
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